Parrot è sul mercato dei droni da anni ormai, e sin dall’inizio si è imposta con sul mercato con il suo lato giocoso delle cose.
Mentre le altre aziende producevano droni con fotocamere in grado di girare video in 4k, Parrot faceva droni che compievano acrobazie o salti, posizionandosi in una fetta di mercato più umile, con una clientela con esigenze diverse, meno professionale se così vogliamo dire.
Gia con l’uscita del Bebob 2 però, abbiamo visto l’inclinazione di Parrot nel cercare di posizionarsi nel mercato consumer dei droni da fotografie e video, con specifiche tecniche più ricercate e complesse.
Ora però Parrot vuole cambiare il gioco, con Il Parrot Anafi, un nuovo drone di fascia alta che vuole competere con Dji e i suo Mavic Air.
Anafi nel dettaglio
Come abbiamo detto Parrot ha fatto di tutto per avvicinarsi ai risultati ottenuti da Dji, andando a migliorare i suoi design, e ridurre il peso, ma sopratutto aumentando notevolmente la capacità delle videocamere, ma andiamo con ordine.
Design
Quando apriamo la confezione ci ritroviamo con un telecomando dall’apparenza piuttosto ingombrante e dal peso consistente, il drone ovviamente dotato di una scheda usb da 16gb e quattro propellers di scorta.
Per la batteria aggiuntiva purtroppo niente da fare, solo il cavo micro usb per la ricarica, se uno desidera comprarne una se la può cavare con poco meno di 100 euro.
Il corpo del drone Anafi in se è leggero e sembra piuttosto resistente, con materiali di qualità, pieghevole può essere riposto nella comoda custodia fornita nella confezione di vendita.
Esperienza di volo e autonomia
La tecnologia della batteria Li-Po impiegata da Parrot, tramite l’utilizzo di appositi sensori per l’ottimizzazione del consumo e la regolazione dell’utilizzo dell’energia distribuita ai motori, permette al Parrot di spingersi fino ai 25 minuti di volo e registrazione di video.
Il Parrot drone Anafi è tarato per resistere a veniti che superano i 50 km/h, ciò gli da una stabilità degna di un drone di fascia media, anche quando lo si fa volare ad alte distanze
Il sistema di antenne installato in ogni braccio del drone garantisce una trasmissione a doppia banda (2.4 GHz e 5 GHz) ch garantisce una qualità di trasmissione delle immagini in HD anche ad elevate distanze.
Il volo in sicurezza è garantito dalla funzione denominata Geoforce, la quale permette di delimitare la zona di volo del drone in un’area specifica pre impostata;
ulteriori modalità disponibili sull’Anafi sono la classica Return Home o Find My Drone, la quale permette di localizzare il drone sulla mappa per recuperarlo se eventualmente si potesse farlo ritornare in volo.
Reparto video e immagine
Parrot come menzionato prima è riuscita a concentrare una golosità di tecnologia in questo drone, speciale menzione va alla scelta di Parrot dell’utilizzo di un sensore a 4k capace di girare in HDR, ma vediamo nel dettaglio le varie specifiche:
- Fotocamera a 21 Megapixel, video in 4K per una qualità professionale in 17:9
- Sistema Gimbal di stabilizzazione a 3 assi, che permette alla videocamera un angolo di ripresa a 180°
- Zoom digitale 2.8x (in Full hd) e 1.4x (in 4k), il quale permette di dare un’occhiata da più vicino a ciò che accade, pur non avendo una perdita qualitativa dell’immagine.
- Esperti videomakes o no, grazie allo zoom sopra descritto, Parrot ha reso possibile l’effetto Verigo di default, altrimenti detto Dolly zoom.
- Hyperlapse, per la realizzazione di spettacolari video velocizzati
- Slow-Motion Capture, ideale per catturare quei momenti unici di azione durante lo svolgimento di uno sport ad esempio
- Presente anche la classica funzione Follow Me e Epic 360 (circumnavigazione del soggetto al centro dell’inquadratura).’
Insomma Anafi Parrot è equipaggiato con una buona telecamera ed altrettanto buone modalità di cattura, tutto ciò ci ha veramente stupito!
Conclusioni finali
Il drone Parrot Anafi è alla fin fine un buon prodotto, ha alcune mancanze come gli importanti sensori anticollisione e le luci di segnalazione per il volo notturno.
Con un prezzo che si aggira sui 700 eur, si avvicina come fascia di prezzo al Mavic Air, il drone di Dji concorrente a questo Anafi.
Per chi volesse spendere di meno ma lo stesso avere un drone più semplice da pilotare consigliamo sicuramente lo Spark di Dji.
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