Negli ultimi anni sono centinaia i modelli di droni disponibili in Italia. La cosa al primo impatto può sembrare positiva, ma in realtà complica molto la ricerca del miglior drone possibile, soprattutto perché mancano esperti che possano realizzare test e recensioni affidabili.
Il problema viene amplificato in Rete: mancano dei siti web e dei forum che possano confrontare le caratteristiche e guidare alla giusta scelta. Questo almeno fino al nostro arrivo: in questo sito web troverete finalmente la soluzione al problema! Le nostre opinioni e i nostri report sono di massima affidabilità, e vi guideranno tra diverse alternative alla scelta del drone perfetto.
Vediamo in particolare oggi il drone DJI Spark, recensione completa su questa pagina, e se siete interessati:
Caratteristiche dello Spark
I droni ormai sono diventato uno strumento imprescindibile per le persone che praticano sport e che vogliono ottenere immagini spettacolari.
Grazie ad un quadricottero non solo si possono ottenere fotografie meravigliose, ma lo si può fare senza essere fotografi professionisti.
Una delle aziende più attive in questo settore è sicuramente la DJI: se pensate che con il Mavic Pro Alpine Combo avevate già visto il miglior quadricottero possibile, preparatevi a all’ultimo Spark.
Questo quadricottero punta a mangiare fette di mercato a modelli come il Mark, Il Parrot Bebop 2, lo Splash V3 e l’RC 8807W, ma rispetto alla concorrenza ha il vantaggio di poter essere guidato senza patentino.
Piccolo ma potente, questo selfie drone della Dji attira un pò tutti data la sua compattezza di design, agilità e durabilità; ma andiamo a vedere nel dettaglio le specifiche di questo quadricottero.
Design
In termini di peso e struttura, lo Spark è molto simile ad un Mavic rimpicciolito, grazie al continuo lavoro di DJI che lo ha alleggerito, portandolo ad appena 300 g,
La differenza principale in merito di design, rispetto al modello di quadricottero precedente sta nel fatto che solo le eliche sono pieghevoli, ma non le braccia, ciò lo rende comunque piuttosto compatto.
Lo Spark è facile da trasportare nell’ apposita valigetta dedicata nella quale c’è tutto lo spazio per due batterie di ricambio e gli extra propellers.
Batteria e volo
L’accumulatore è montato da Dji nella parte posteriore del drone, su di esso è posta anche una pulsantiera che, oltre alla mera accensione, regola l’associazione al telecomando e la durata della carica energetica.
La batteria dello Spark è di default da 1480 mAh, garantisce secondo Dji 16 minuti di volo e registrazione video e o foto, con una carica completa e condizioni di volo ottimali.
In realtà Dji non si sa come ha fatto le sue prove, poichè il drone durante una giornata normale, si con un pò di vento, raggiunge i 14 minuti di volo fino all’atterraggio di emergenza.
Nonostante tutto, con le due batterie di scorta non ci si può lamentare, consideriamo quindi un punto di forza rispetto ad altri droni come il Passport ad esempio.
Il volo risulta stabile e controllato, grazie al sistema integrato di deviazione degli ostacoli sviluppato da DJI, il quale permette il volo in tutta sicurezza anche per i piloti meno esperti.
Come abbiamo già anticipato nei paragrafi precedenti, questo drone vanta una grande stabilità. La funzionalità RTH è solo una delle principali caratteristiche in tal senso.
La presenza di un sensore GPS permette di ottimizzare il posizionamento del prodotto durante il volo. La stabilità viene garantita anche a velocità che solitamente sono eccessive per un drone: questo prodotto può essere controllato tranquillamente anche quando raggiunge i 60 km/h.
Le modalità di comando:
Dato che pilotare un quadricottero non è cosa semplice, soprattutto per gli utenti neofiti, la DJI ha sviluppato delle modalità di volo automatico che possono risultare molto utili per determinate riprese fotografiche:
- Modalità principiante: il Mavic non si allontanerà per più di 30 metri dal punto di partenza, tutti i sensori sono accesi e il drone è in copleta allerta dei pericoli
- ATT mode: sconsigliata per piloti inesperti, ma preferita dai PRO, questa modalità di volo permette il controllo totale del velivolo mentre tutti i sensori sono spenti, ricordiamo che è essenziale in caso ci sia una perdita del segnale gps.
- Modalità sportiva: permette il pilotaggio del Mavic in condizioni di libertà, conigliata negli spazi aperti dove gli ostacoli non sono presenti, dato che i sensori saranno disattivati fuorchè il GPS.
- Active track: questa modalità consente di contrassegnare e tracciare un animale, un veicolo o un volto in movimento in diverse strategie di tracciamento.
- Tap fly: disponibile in due modalità secondarie, modalità Coordinate e Direzione, il drone vola in automatico subito dopo avergli dato il via, usando la funzione “Obstacle Avoidance” che lo tiene sicuro durante il volo. questa modalità è utilissima in quanto permette di catturare i momenti mentre si sta facendo qualsiasi attivit’ per la quale le nostre mani non devono essere occupate.
Oltre alle sopraindicate, lo Spark offre la famosa funzione Follow Me, si può “puntare” un oggetto in movimento (ad esempio un uccello) e seguirlo per un dato periodo di tempo.
DJI supporta anche i gesti, possibilià molto interessante, perché con i gesti delle nostre mani possiamo comandare al drone cosa fare,(scattare selfie, fermarsi, iniziare a registrare etc.)
Oltre a queste modalità di ripresa, uno dei comandi più importanti impostati è sicuramente Return Home, il quale permette al quadricottero di ritornare al punto di partenza basandosi sui dati GPS.
Questa modalità è considerata salvavita secondo il nostro punto di vista, tanto che è installata su tutti i droni di una certa gamma, non fa piacere a nessuno perdere uno di questi gioiellini, specialmente in occasioni spiacevoli come brutto tempo e perdita di segnale.
Camera, foto e video
Le grandi peculiarità del DJI Spark non si limitano solo alle varie modalità di ripresa fotografica presenti nelle funzionalità di comando, ma anche nella qualità stessa delle immagini catturate.
Caratteristiche della fotocamera:
- La risoluzione è di 12 MP, nonostante il sensore sia in 4k, lo Spark registra max a 1080p, ottenedo una qualità dell’immagine più stabile data la diminuzione del quadro di ripresa, guadagnando sulla stabilità.
- sospensione cardanica è a soli 2 assi
- Possibilità di ottenere riassunto fotografico o creare un piccolo video attraverso la app dedicata.
- Formati compatibili sono comedi norma JPG, e i video in MP4.
Controllo via app su tablet e smartphone
Oltre al classico controllo da radiocomando, questo quadricottero può essere pilotato anche sfruttando la rete wireless del proprio tablet (ad esempio iPad) o smartphone (Iphone, Samsung etc.).
La cosa è tecnologicamente interessante, ma poco conveniente: basti pensare che con un telecomando classico si può guidare il quadricottero in un range di 2 km di distanza (seconda regola FCC USA), mentre sotto copertura wireless si va su una “restricted area” di 100 metri.
Il controllo via rete Wi-Fi, ovviamente, vuole dire avvalersi di un’apposita applicazione: il download del firmware DJI Go 4 è disponibile sia su device Android che su quelli iOS.
Si tratta dell’app ufficiale per guidare “quadri propeller” come lo Spark, il Mavic e il Phantom 4 Pro Advanced. Il bello di quest’app è che può far vedere in tempo reale le riprese dall’alto del quadricottero, compresi i footage.
Rispetto a software precedenti (vedi l’Assistant 2), l’app è semplice e intuiva da usare: vi è un’apposita icona per il decollo, due per le direzioni del quadricottero ed altre due per l’inclinazione della fotocamera.
Inoltre, grazie al rilevamento Gimbal Pitch, si può utilizzare l’accelerometro presente sul telefono per cambiare l’inclinazione del cardano dall’alto verso il basso.
L’Intelligent System presente nell’applicazione effettua continui update contro i tentativi di hack, l’opzione “print” permette di stampare le immagini e con il refresh si possono aggiornare le inquadrature.
L’unica vera pecca dell’app, che però riguarda anche il normale telecomando, è che non si può scattare una foto nel mentre si sta girando un video.
Accessori
Acquistare il drone da solo può non bastar, affinché lo Spark possa essere utilizzato al meglio ed evitare imprevisti, è sempre meglio avere con sé un kit di ricambi.
Perchè si sà, quando si ha tra le mani un gioiellino come lo Spark la tentazione di fare evoluzioni pericolose mettendo alla prova tutte le flight mode, è elevata, quindi è assai probabile che qualcosa possa andare storto, anche dovuta la sua rinomata robustezza.
Per riprese più lunghe ci sono le due batterie in più, ma se volete qualcosa di speciale vi consigliamo un’esperienza 3D o di realtà aumentata, acquistando i DJI Goggles con tecnologia FPV.
Dove posso il drone Dji Spark ?
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